Oro, petrolio, immobili? Sono ricchezze del vecchio mondo. Nell’era digitale e all’epoca della crisi, con i mercati azionari impazziti, il vero bene rifugio potrebbe essere una moneta che non esiste e che vive solo sul web: il bitcoin. Inventata nel 2009 da uno sconosciuto, con lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto, pochi giorni fa questa divisa virtuale ha raggiunto il controvalore complessivo di un miliardo di dollari. L’impennata è stata innescata dai problemi dell’euro e soprattutto dalla crisi di Cipro. Solo all’inizio di marzo un bitcoin valeva 45 dollari. Oggi ne vale più di 91. E così mentre le monete tradizionali perdono valore il soldo di internet è diventato a tutti gli effetti la valuta con la crescita più veloce di sempre. Tanto che alcune aziende americane hanno proposto ai loro dipendenti parte del salario in bitcoin e sempre più siti, accanto a PayPal e carta di credito, offrono come pagamento l’opzione btc, bitcoin appunto.
Già oggi i gettoni digitali si possono usare per comprare beni tangibili come auto usate (negli Usa) o per fare acquisti su Amazon. Esistono intermediari che convertono i btc in buoni regalo da usufruire nel supermercato virtuale più grande al mondo. Le charity hanno iniziato ad accettare donazione in bitcoin da quando anche Wikileaks offre l’opzione btc.
LA RETE
Il network mantiene una lista pubblica di tutte le transazioni che possono essere anche monitorate da una app, Bitcoin Gold. In questo modo si impedisce che lo stesso gettone possa essere scambiato due volte. Il 19 marzo, quando Cipro ha chiuso le banche, la app ha scalato le classifiche passando dalla posizione 1.171 alla 104 delle app più scaricate.
Per ottenere bitcoin esistono tre modi. Si possono comprare scambiandoli con valuta tradizionale come euro e dollaro. Oppure ci si può affidare al mining. In pratica andare a cercarli nella rete come fossero pepite d’oro. Perché il software conia monete continuamente a una velocità prestabilita. Oggi per esempio, e fino al 2017, si “stampano” 25 btc ogni dieci minuti. Questi 25 gettoni sono gratuiti e vengono distribuiti in maniera casuale. Ma chi riesce a risolvere determinati algoritmi ha più probabilità di entrarne in possesso. È previsto che il conio rallenti in modo graduale con il passare del tempo. Dopo il 2017 occorreranno 20 minuti per avere 25 gettoni. Fino ad arrivare all’esaurimento. Quando si raggiungeranno i 21 milioni di bitcoin in circolazione la produzione cesserà. Così è stato stabilito da chi l’ha inventata.
GLI SCAMBI
Il terzo modo per raccogliere btc è scambiarli con servizi o beni sui siti che offrono questo tipo di pagamento. Le transazioni sono gratuite, anche se sono richieste delle donazioni a discrezione dell’utente.
Sembra tutto molto fantasioso, eppure non stiamo parlando dei soldi del Monopoli. I btc sono oggi presi sul serio dall’economia mondiale. Le banche li monitorano costantemente e la Bce ha recentemente presentato un rapporto sulle monete digitali sostenendo che, per ora, i soldi della rete sono sicuri e non costituiscono un pericolo né un destabilizzante per il sistema economico reale.
La portata rivoluzionaria dei bitcoin, però, è sotto gli occhi di tutto. Rappresentano un nuovo modo di gestire il denaro, senza bisogno di banche e di istituti di controllo. Ed è proprio questa mancanza di governo centrale che preoccupa. I btc sono finiti sotto accusa perché costituiscono una delle valute accettate su Silk Road, il mercato nero digitale più grande al mondo dove si può acquistare, tra le altre cose, senza nessuna restrizione, qualsiasi tipo di droga.
I can’t find a single inotavoinn in this article. For example .An interesting development is the creation of Bitcoin-enforced contracts . That’s like saying you’ve got a brilliant new idea called a Dollar-enforced contract, that you could use to enforce car payments. What is described could be developed in any currency system.The essence of the article simply describes the invention called currency. But Bitcoin as described isn’t even a currency. It’s a virtual commodity, with gigantic flaws like having absolutely no use other than as a backing for itself and a hope that an actual currency will develop at sufficient scale to be meaningful. And that brings up another huge problem, The amount is limited to a quantity that can’t possibly be large enough to scale to any significance. A currency is like a language, if few people use it, it doesn’t make it more valuable, it makes it less valuable.This statement is hilarious .In a world of universal Bitcoin adoption with less private deposits in banks coupled with the deflationary nature of Bitcoin, it seems likely that real interest rates will be higher than today. He does get the first part right, that a currency that is based off a finite commodity would be massively deflationary, but high interest rates are impossible if you truly keep the currency limited because high interest rates require and/or are caused by more currency, else you get tons of defaults. Hmmm, I guess that is possible and it looks like the Great Depression.So with it’s lack of any real inotavoinn, the author makes an obvious appeal to tax cheats- No one needs to know who you pay or how many you own. That is disgusting.There have been some semi successful alternative local currencies, but they all ultimately fail. Europe has had one for decades, but it had to be massively devalued I think in the 70 s, and will always be devaluing in the black market.They all go through the same evolution. There is excitement to begin with, though the most enthusiastic adopters are struggling financially. A few businesses adopt it, some are struggling, some get caught up in the excitement, some think it makes for good community PR, and some feel they have to. Ultimately, the participating businesses with the most valuable products or services get stuck with a pile of the alternative notes, because there has been poor pricing (many of them are labor time based- everyone’s time is worth the same), poor accounting and a fundamental failure to address what all currencies face- the fact that some people will not honor their commitments, either because of excess optimism about what they’ll be able to do in the future, simple misfortune or blatant cheating.They can have a limited lifespan in situations where there is a scarcity of widely accepted Central Bank backed currency, but I don’t think any will last. And in the circumstances where there is currency scarcity, the solutions are typically some combination of simply printing more money, debt defaults or inflation to reduce the debt burden. In other words, the way the world works.
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