Recentemente alcune applicazioni descritte come a dir poco razziste, sono state tagliate fuori dal Play Store direttamente da Google. Tra queste “Make Me Asian” e ” Make Me Indian”, che permettono agli utenti di scattare foto di se stessi e rendere asiatici o indiani i loro tratti, dai loro occhi obliqui, alla regolazione del colore della pelle.
Dopo la levata di scudi da parte della comunità asiatica,Google si è decisa a rimuovere entrambe le applicazioni – così come lo sviluppatore Kimbery Deiss – dal Play Store. Lo sviluppatore ha anche creato alcune applicazioni meno controverse come “Make Me Bald” e “Make Me old”, che sono ancora disponibili per il download.
La lentezza dei tempi , per quanto riguarda la rimozione-avverte Google- è dovuta al fatto che queste procedure vengono attuate in seguito a segnalazioni fatte dagli utenti
Google e Apple hanno un modo molto differente di affrontare la cosa. Se Apple rivede ogni applicazione singolarmente prima di andare on line,Google esegue la scansione delle applicazioni contro malware utilizzando un processo che chiamano Bouncer, affronta poi altri problemi (come la censura) solo dopo che sono state scaricate dagli utenti.
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