Advertising: nasce Blimp, il sensore che mappa la pubblicità fisica nelle città 1

Advertising: nasce Blimp, il sensore che mappa la pubblicità fisica nelle città

Alex Buzzetti, Technical Leader di Blimp: «Diamo oggettività all’audience in ambienti Outdoor e Indoor»

La piattaforma di Blimp, società della Fabbrica di Imprese e-Novia, quantifica gli elementi fino ad oggi imponderabili degli spazi pubblicitari Out Of Home. Il Ceo di e-Novia Vincenzo Russi: «Portiamo i metodi e le tecniche del web nel mondo fisico»

Accedere alle informazioni che descrivono cosa fa il consumatore nel mondo reale con l’integrità e la granularità del mondo digitale.

Questo è Blimp. Società nata in e-Novia, la Fabbrica di Imprese, Blimp sviluppa tecnologie in grado di generare dati sui flussi delle persone ed integrarli con altre sorgenti, con l’obiettivo di creare informazioni in un mondo fisico che fino ad oggi non li ha mai prodotti. Per realizzare questi obiettivi, Blimp ha investito su due componenti chiave della propria offerta: Head Counter e Urban Analytics. Head Counter è un sensore basato su videocamera in grado di contare in tempo reale chi è presente nel suo raggio di azione, come ad esempio il numero di passanti per genere ed età attraverso algoritmi di computer vision. I sensori sviluppati da Blimp all’interno di questo prodotto sono in grado di elaborare informazioni estratte da dati anonimi ed aggregati sui flussi urbani, nel totale rispetto delle normative sulla privacy. Urban Analytics è la piattaforma basata su un modello statistico e predittivo che fonde e forgia i dati raccolti dai molteplici sensori delle smart city per monitorare e analizzare la distribuzione delle persone che si muovono in un ambiente urbano.

 

Blimp, così, assegna un valore oggettivo agli spazi urbani fornendo un sistema di metriche ai player dell’advertising e del retail. Un mercato, quello della pubblicità «fisica», che rappresenta un valore globale di 29 miliardi di euro di cui 450 milioni in Italia.  Pubblicità fisica che è definita dalla cartellonistica tradizionale e dalla emergente innovazione attraverso il Digital-Out-Of-Home, ovvero la pubblicità visibile su totem digitali e maxi-schermi. Quest’ultima è oggi per crescita il secondo media dopo il mobile, con +11.5% all’anno di investimenti pubblicitari.

 

«Le tecnologie di Blimp si prestano ad essere integrate nel mondo fisico offrendo nuove prospettive di monetizzazione che fino a ieri appartenevano esclusivamente al mondo del web – commenta Vincenzo Russi, Ceo e co-founder di e-Novia – Blimp nasce all’interno di e-Novia sulla base di un progetto imprenditoriale che ha colto una nuova e importante opportunità di mercato elaborato da un gruppo di co-fondatori tra cui Luca Gatti, senior manager nel mondo del marketing e comunicazione, e Alessio Torelli, top executive in multinazionali nel mondo dell’energia».

 

«I nostri prodotti sono cookie fisici che identificano ed interpretano i flussi in aree urbane. Uno degli scopi è ad esempio la valorizzazione delle aree per la compravendita di impianti pubblicitari fisici – commenta Alex Buzzetti, co-founder di Blimp -. Sulla base di questi elementi rivoluzioniamo il mercato della pubblicità fisica, perché non solo basato sul tempo di esposizione di una campagna ma arricchito dalla misura dell’audience».

 

All’interno di questo quadro Blimp ha avviato un nuovo round di finanziamento da un milione di euro per l’estensione a nuove città e nuovi sviluppi tecnologici. L’aumento di capitale, aperto dal 25 febbraio, si concluderà a maggio ed utilizza la piattaforma di equity crowdfunding Club Deal Online, in cui il collocatore è Banca Sella.

 

 

Che cos’è e-Novia

e-Novia è una «Enterprises Factory», che trasforma ricerca in prodotto, ricercatori in imprenditori, startup in imprese. La “Fabbrica di Imprese” quindi promuove, costituisce e sviluppa società innovative, ad alto valore tecnologico, attraverso la valorizzazione delle proprietà intellettuali sviluppate in collaborazione con i principali istituti di ricerca italiani e con le corporate internazionali e veicolati in progetti di start up attraverso la propria «linea produttiva» composta da due «anime»: la Invention Foundry e la Enterprise Foundry. La prima trasforma proprietà intangibile in invenzioni tangibili, la seconda trasforma invenzioni in imprese innovative. Al suo interno lavora un pool di circa 100 ingegneri (220 con tutte le imprese controllate e partecipate), designer e business expert, che vantano un know-how negli ambiti Sensing (Computer vision, Artificial Perception e Natural Language), Reasoning (Artificial Intelligence, Multi Sensor Fusion, Advanced Correlation Algorithms, Autonomous Decisions) e Acting (Human-Robotics Interaction, Smart Motion, Mechanic Biwiring). Oggi il portfolio di imprese di e-Novia conta 26 enterprises, tra controllate e partecipate, attive nelle aree strategiche della Smart Factory, Smart Transportation, della Mobility as a Service e del Med-Tech.
Inserita nel 2018 e nel 2019 dal Financial Times tra le mille aziende europee che sono cresciute più velocemente negli ultimi tre anni e dal Inc. tra le cinquemila aziende europee a più rapida crescita, e-Novia continua a produrre numeri significativi, dai ricavi agli investimenti passando per il personale assunto, le imprese e i brevetti. I capitali raccolti dalla sola e-Novia ammontano a circa 20 milioni, e con tutte le imprese del gruppo superano i 50 milioni: 26 sono stati i progetti imprenditoriali fino ad oggi generati e più di 30 i brevetti internazionali depositati.

 

Michele Coladangelo
18 Anni, studente e amante della tecnologia. Amo provare quotidianamente nuovi prodotti!

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