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Amazon Prime Day: tiriamo le somme

Si è concluso alla mezzanotte del 13 luglio scorso il tanto atteso Prime Day, al quale abbiamo dedicato un articolo flash. Ormai ognuno sapeva di cosa si trattasse, grazie agli sforzi pubblicitari di Amazon, che ha sfruttato ogni media possibile ed immaginabile per rendere noto a tutti il grande evento.

Le aspettative erano molto alte, ma alla fine della giornata è emersa una delusione generale. Infatti molti credevano di poter trovare offerte eclatanti, ma alla fine gli sconti davvero interessanti sono stati davvero pochi: un SSD da 250gb a 51€, PS4 a 250€, P8 Lite a 150€, alcune macchine fotografiche in offerta e la Nutella in sconto a 3€. Per il resto le offerte a tempo sono state davvero molto scarne e poco interessanti; alcune si sono rivelate quasi ridicole, tanto che abbiamo addirittura trovato smartphone in “sconto” di pochi centesimi.

La mossa di Amazon però è stata sicuramente vincente. Infatti ha spinto molti utenti a sottoscrivere il servizio Prime e chi si è interessato al Prime Day si è quasi sentito in obbligo di comprare. È stata quasi una manipolazione psicologica, se così si può definire e devo ammettere che anch’io stavo per comprare qualcosa di assolutamente inutile. Dopotutto, chi ha bisogno di un barattolo da 1kg di Nutella a 3€, per di più a fronte di una spesa minima di 19€? Nessuno, è questa la risposta, eppure questo prodotto è andato sold out molto in fretta.

Sicuramente Amazon è e rimane uno dei migliori e-commerce al mondo in quanto a qualità e prezzi, ma non brilla per la sua moralità. Dopotutto per una multinazionale del genere non conta essere morale, conta solo il guadagno.

Pensate anche voi che Amazon abbia “manipolato” i suoi utenti in occasione del Prime Day? Fatecelo sapere nei commenti.

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