Cosa, niente banche in futuro, ma siamo pazzi? 1

Cosa, niente banche in futuro, ma siamo pazzi?

Le conseguenze della fine di un sistema globale di servizi finanziari che supporta i bisogni di tutti gli abitanti del pianeta sarebbero di portata enorme. Ma è possibile che questo sistema scompaia del tutto? E, se succedesse, che cosa prenderebbe il suo posto?

Inclusione sociale a tutti i livelli

Sebbene il XX secolo sia ormai un lontano ricordo, ha indubbiamente fatto nascere una generazione socialmente più consapevole, intenta a riscrivere le regole richiamando tradizioni consolidate e approcci del “vecchio mondo” per questioni macroeconomiche e ambientali. Molte persone, tra cui la persona dell’anno 2019 della rivista Time, Greta Thunberg, sono molto esplicite sulle conseguenze del riscaldamento globale, sulla nostra continua dipendenza dai combustibili fossili, sulla mancanza di tolleranza e diversità, sul passaggio verso una supply chain alimentare prevalentemente basata sugli impianti e sulla necessità di creare una distribuzione più inclusiva e molto più equa della ricchezza globale.

Senza dubbio si tratta di aspirazioni nobili, attese da tempo, che, se gestite in modo appropriato, non solo saranno per il bene del Pianeta, ma forniranno anche le necessarie opportunità di sviluppo di nuovi business in tutto il mondo. Ma cosa significa questo per le società finanziarie tradizionali e che ruolo avranno come fornitore di servizi affidabili del XXI secolo nel nuovo ordine mondiale?

L’ascesa del consumatore onnipotente

L’impatto del nostro mondo guidato dalla tecnologia e la sua influenza sulle aspettative del XXI secolo non hanno precedenti. Tuttavia, non dobbiamo mai dimenticare che se offre molti vantaggi, la tecnologia ha anche un lato oscuro, in termini di aumento del crimine informatico, del cyberbullismo attraverso i social media e degli effetti dannosi delle fake news, ecc. Nonostante questo, grazie ai progressi tecnologici, il consumatore di oggi esercita un potere mai visto prima che ha trasformato praticamente ogni aspetto della società moderna.

Oggi comanda la “customer experience”. Prendere un taxi tramite un dispositivo mobile, le consegne di cibo 24 ore su 24, le consultazioni mediche online o “cercare su Google” informazioni, disponibili con il semplice clic di un pulsante, sono tutte cose che andavano oltre i sogni più sfrenati dei nostri antenati. In termini di servizi bancari, i consumatori esprimono le loro esigenze: “Lo voglio ora, come l’ho chiesto e al prezzo più basso possibile (o anche gratuito), disponibile su un dispositivo di mia scelta”, tutto questo sta diventando la nuova norma.

Tutto è digitale. Ogni cosa sul cloud…

Le comunicazioni globali, le tecnologie in rapida evoluzione, l’intelligenza artificiale, l’abbondanza di dati, l’Internet of Things, l’ascesa delle criptovalute, l’aumento della regolamentazione, le massicce pressioni di bilancio e di spesa e un cliente abilitato e altamente mobile, si sono tutti uniti per cambiare i giochi per sempre. Con nuovi e spesso inaspettati concorrenti emergenti ogni giorno, molte società finanziarie stanno lottando per sopravvivere. Sappiamo tutti che la tecnologia è il fattore abilitante; tutto digitale, tutto su cloud e con open banking, tutto on demand con chatbot e supporto online 24×7. Naturalmente questo è scontato, ma per ottenere tutto ciò è necessario un cambiamento di approccio e atteggiamento a 360 gradi.

Per qualsiasi azienda, non solo le banche, intraprendere un programma di cambiamento in blocco è una sfida “erculea”, soprattutto di fronte a una miriade di tecnologie legacy, sistemi obsoleti e pratiche di lavoro onerose e ad alta intensità. Ma, e rimane un GRANDE ma, i leader di oggi hanno la visione e le competenze appropriate per farcela?

La spina dorsale della crescita e dello sviluppo del business

In tutto il mondo, le piccole e medie imprese sono viste come i motori della crescita. Solo in Italia impiegano l’82% dei lavoratori (ben oltre la media UE) e rappresentano il 92% delle imprese attive. Nonostante questo significativo contributo, molte di queste aziende faticano ad accedere ai finanziamenti per lo sviluppo del business dai loro fornitori tradizionali. Non sorprende che le nuove piattaforme di prestito altamente automatizzate come BorsadelCredito e i nuovi fornitori di pagamenti, come Revolut o Hello bank!, siano diventate alternative così interessanti e stiano rivoluzionando allegramente l’ordine stabilito.

Supporto al cliente di domani

Oggi, la sopravvivenza della “banca di domani” è un argomento fortemente dibattuto. Mentre le opinioni variano notevolmente e senza avere il beneficio di una sfera di cristallo, nessuno può prevedere con precisione quale forma prenderà o se davvero “la banca di oggi” per come la conosciamo sopravviverà. Una cosa è certa, il cambiamento deve avvenire e deve avvenire molto rapidamente. A meno che non si diano una mossa ora, gli attuali fornitori di servizi finanziari hanno pochissime possibilità di creare un’entità appropriata, etica e conforme, in grado di supportare le diverse esigenze e i nuovi bisogni del “cliente del futuro”.

Nell’ultimo Banking Summit 2019 di The Innovation Group, si è molto dibattuto sul tema ed è emerso da parte delle banche presenti e dalla community IT che le banche saranno chiamate a ridefinire il modello di business cercando nuove opportunità di crescita. Il mercato si dividerà tra chi avrà la forza di rimanere grande e chi si sposterà sempre più sulle nicchie offrendo diversi livelli di personalizzazione, cavalcando la digitalizzazione o meglio la trasformazione digitale, magari in partnership con le neobank o i fintech.

Spesa eccessiva per l’IT, con ben poco da dimostrare?

Un recente rapporto “Future of Finance” della Bank of England pubblicato nel novembre 2019 ha scoperto, tra le altre cose, che la maggior parte degli istituti finanziari sta spendendo fino al doppio di quanto non sia necessario per l’IT. Se questo fosse vero, cosa stanno facendo e perché in così tanti non sono ancora in grado di fornire prodotti, servizi e finanziamenti di cui le PMI e le altre aziende hanno così disperatamente bisogno?

Nessuna delle seguenti indicazioni è fantascienza, semplicemente un’istantanea delle raccomandazioni del “must do” della Bank of England:

  • Aggiornare i modelli operativi IT per prepararsi al “nuovo normale”
  • Ridurre i costi semplificando i sistemi legacy, portando il SaaS oltre il cloud e adottando l’AI
  • Sviluppare le competenze tecnologiche per diventare più reattivi sulle esigenze dei propri clienti

In Italia, secondo l’ultima rilevazione Abi Lab, le priorità ICT del mondo bancario prevedono una forte focalizzazione sulle iniziative di Open Banking, l’ambito più spesso segnalato tra le necessità di investimento.

Tra le altre iniziative segnalate, l’adeguamento delle Infrastrutture, con l’obiettivo di assicurare l’efficienza e di cogliere le opportunità di innovazione e il potenziamento dei canali digitali. A questi aspetti, si affiancano le iniziative di Mobile Banking, di Data Governance, l’adeguamento delle infrastrutture e la gestione e mitigazione del rischio cyber.

In questo mondo moderno, non ci sono più scuse per mantenere sistemi o servizi che non sono più adatti allo scopo.

Albert Einstein aveva ragione

Dove saremmo oggi se, ad esempio, i primi esploratori non fossero salpati alla ricerca di nuovi orizzonti o i medici non avessero corso enormi rischi per migliorare salute e benessere dei loro pazienti? Albert Einstein, ha colpito nel segno quando ha detto: “follia è fare sempre la stessa cosa aspettandosi risultati diversi”. Sì, i primi pionieri hanno commesso degli errori e inevitabilmente ne faranno di più nel viaggio verso la trasformazione del business del banking, ma non fare nulla non è un’opzione.

Un’eredità di follia?

In ogni caso, nonostante le questioni ambientali, il denaro fa ancora girare il mondo e, qualunque sia la sua forma, sarà sempre necessario un sistema globale di servizi finanziari che supporti la crescita e lo sviluppo futuri. Ora tocca a noi e lo dobbiamo ai futuri leader e ai lavoratori di domani. Chi oggi, infatti, nella propria mente sana vorrebbe lasciare un’eredità di follia?

Articolo originale di Christian Ball – Head of Retail Banking GFT

Foto di 3D Animation Production Company da Pixabay

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