La tecnologia si sta impossessando del calcio? Non è così, o perlomeno non ancora, ma dubitiamo che anche in futuro possa controllando il cento per cento di un evento sportivo, però di certo sia la Goal Line Technology che il VAR offrono meccanismi che garantiscono meno errori e anche una maggior imparzialità rispetto al passato.
Certo il pubblico da casa a volte resta sconcertato sul perché determinate azioni incriminate vengono letteralmente sorvolate dall’utilizzo del VAR, nonostante poi nei vari replay proposti in tv evidenziano situazioni che avrebbero dovuto essere punite. Però è oggettivamente più di un passo avanti il suo utilizzo nei campionati maggiori, perché aiuta i direttori di gara a commettere meno errori rispetto al passato e a stemperare eventuali tensioni che in determinati casi si producono sia in campo che sugli spalti. Con il tempo magari si arriverà anche ad una maggior celerità sulla decisione da prendere da parte dei giudici coinvolti e sul tema dei fuorigioco in effetti passi avanti sono stati fatti, con l’introduzione del ‘fuorigioco semiautomatico’, tecnicamente conosciuto come SAOT, ovvero “semi-automated offside”, che assicura un verdetto in pochi secondi. Questa tecnologia si affida oltre che a quelle delle TV, ad ulteriori 12 telecamere che tracciano i cosiddetti 29 ‘punti-dati’ di ogni singolo calciatore, così da individuare con una precisione quasi assoluta la sua posizione in campo.
Anche il Var ovviamente si appoggia sull’intero parco telecamere presente allo stadio e in una sala studio esterna all’impianto di gioco una coppia di addetti, il Var e l’Avar, controlla le riprese video e valuta l’episodio comunicando anche con l’arbitro, al quale peraltro può segnalare, durante la partita, eventuali infrazioni nonché chiarire potenziali situazioni dubbie.
Diverso invece il discorso relativo alla Goal line technology che vanta una precisione maggiore e non coinvolge ‘esseri umani’ nella sua decisione. Non c’è nessun sensore inserito nel pallone e nemmeno sui legni della porta, visto che la rilevazione si compie grazie alle telecamere piazzate in punti strategici dello stadio e la triangolazione delle immagini elaborate stabilisce se la palla sia entrata o meno in porta.
Non siamo nel campo dei giochi virtuali, ma ovviamente poco ci manca perché davvero in questo caso è solo un software il grande protagonista. Il quale peraltro può anche sbagliare, come accaduto recentemente in una gara della Fiorentina contro il Braga in Conference League, decisione corretta poi proprio dal Var, ma anche perché è specificato come la Goal Line Technology abbia un margine di errore comunque inferiore a 0.5 cm… Nonostante qualche piccola sbavatura è sicuramente molto più affidabile dell’occhio umano e assicura che certi episodi divenuti epocali nella storia del calcio non si ripetano più.
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