Quanti sono i motivi per cui utilizziamo una connessione internet casa? Tanti, per non dire infiniti.
Si va dalla fruizione delle soluzioni streaming come Netflix, Prime, Now TV e via dicendo, al fatto che si tratta di qualcosa indispensabile per la propria vita lavorativa, come conferma l’affermazione dello smart working.
Non solo. Internet è utilizzato da quanti amano i videogiochi, che necessitano di una connessione in grado di garantire performance importanti, per fini didattici, ma anche, semplicemente, per accedere a tutti quei servizi che si trovano online.
Non sempre l’uso dello smartphone si rivela sufficiente e sono sempre di più coloro che prediligono quella che è nota come multicanalità: l’impiego di più dispositivi digitali nella quotidianità.
Se da un lato molte persone hanno già predisposto una connessione casa, dall’altro sono non poche quelle che si domandano se e quando può convenire cambiare operatore internet. Una domanda a cui cerchiamo di rispondere anche noi in termini piuttosto concreti.
I fattori da considerare
C’è chi dice che cambiare conviene sempre, ma siamo sicuri che sia così? Dipende, viene da rispondere. La prima cosa da fare rimane necessariamente conoscere il tipo di contratto che si è sottoscritto, ovvero quali sono le condizioni in essere.
Si tratta di qualcosa che la persona, in realtà, dovrebbe aver presente fin dalla data della firma in cui ha autorizzato il servizio da parte di una certa compagnia. Le cose da valutare sono, sostanzialmente, le seguenti:
- Specifiche contrattuali come il costo del modem: se incluso e l’eventuale vincolo dal punto di vista temporale.
- Ammontare del canone mensile.
- Se si è scelto un servizio in abbinamento ad altri, ad esempio quello mobile, magari con l’acquisto di un modello di smartphone interessante come Oppo che recentemente ha lanciato in anteprima il suo primo tablet.
- Copertura fornita dalla compagnia: quanto è buona.
- Eventuali aggiornamenti tecnologici da parte delle altre compagnie: se si va in senso migliorativo, cambiare può rivelarsi interessante.
- Servizio clienti messo in campo dall’operatore: se è valido, se risponde in maniera chiara in caso di necessità.
- Recensioni sulla nuova compagnia che si sta tenendo in considerazione rispetto allo specifico servizio.
Sostanzialmente, possiamo rispondere che i fattori da considerare vanno nell’ottica di conoscere entrambe le strade: quella in vigore con la compagnia nuova, e quella della compagnia futura.
Se la convenienza c’è in termini di servizio, prezzo, qualità, allora cambiare ha un senso. Diversamente conviene aspettare fiduciosi: le offerte sono all’ordine del giorno e se non si è convinti al 100% vuol dire sicuramente che attendere ancora un po’ non guasta.
Altri fattori da considerare
Un elemento da considerare, lo abbiamo accennato ma non esitiamo a tornarci sù, è quello del tipo di copertura.
È essenziale fare le opportune verifiche sia in fase di sottoscrizione del primo contratto sia, ancora di più, se si sta valutando di cambiare operatore.
In Italia sono due le tecnologie diffuse in maniera capillare: fibra ottica e ADSL. Sono entrambe valide anche se non sempre presenti nello specifico comune. Inoltre, in alcune realtà è possibile accedere alla rete 5G.
La soluzione da preferire? Sicuramente quella più avanzata e con la migliore copertura.
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