I ricercatori dell’Università di Surrey hanno fatto quello che dicono sia un serio passo avanti nella creazione di gadget flessibili, sostengono infatti che i dispositivi flessibili e arrotolabili potranno presto essere prodotti in quantità industriali.
Negli ultimi due decenni, si è lavorato sulla cosiddetta transistor source-gated (SGT) , un tipo di transistor che controlla la corrente elettrica così come in passato succedeva in un semiconduttore. Questa tecnologia permette minore consumo energetico e minori rischi di malfunzionamento del circuito, punti cruciali per lo sviluppo dell’emergente “dell’elettronica flessibile”. Secondo i ricercatori, ci sono molte potenziali applicazioni che potrebbero beneficiarne, dai cerotti intelligenti ( con sensori per la nostra salute ), a display arrotolabili e ai molto economici cartellini elettronici dei prezzi. Radu Sporea, il ricercatore responsabile del progetto, sostiene che ci siano implicazioni significative per la redditività della produzione di questi dispositivi:
“Queste tecnologie comportano fogli sottili di plastica composti da circuiti elettronici, simili a fogli di carta, ma integrati con tecnologie intelligenti. Finora, tali tecnologie potevano essere prodotte in maniera affidabile solo in piccole quantità. Tuttavia, con SGTs abbiamo dimostrato che possiamo ottenere alcune caratteristiche necessarie per rendere queste tecnologie praticabili, senza aumentarne la complessità o il costo. “
Sporea aggiunto che la scoperta potrebbe portare “la prossima generazione di gadget” per tutti e molto prima di quanto lo si possa pensare..
Philips nel 2007 ha convinto Telecom Italia ad accettare di vendere la cosa, ma Polymer Vision ha avuto problemi economici nel 2009. Attualmente molti ricercatori si rivolgono a nuovi materiali come nanofili d’argento nel loro tentativo di rendere l’elettronica flessibile attuabile.
