Secondo alcune ricerche, avere un blog sul sito web porta ad un aumento del 434% del numero delle pagine indicizzate dal Motore di ricerca [Tech Client].
Questa è solo una delle evidenze statistiche che dimostrano quanto il blog sia funzionale in qualsiasi strategia finalizzata ad aumentare il traffico di un sito web e, di conseguenza, il numero dei possibili clienti.
La domanda, quindi, è: “Come realizzare un blog capace di dare un boost alla SEO?”.
Sviluppando una content strategy che tenga conto dei reali bisogni formativi dei lettori e fondata su un’accurata keyword research.
Parti da quello che già sai sull’argomento di cui vuoi trattare e sul pubblico che vuoi raggiungere: guarda anche quello che c’è già in rete e ciò che fanno i tuoi competitor. Stila una lista di tutte le domande che vengono poste con maggior frequenza e, usando uno dei tool disponibili, controlla i volumi di ricerca che ciascuna di queste possibili query genera.
Concentrati sulle query che hanno dei volumi né troppo bassi (attirerebbero troppo poco traffico) né troppo alti (sarebbero troppo competitive e costose): valuta soprattutto quelle a medium- e long-tail, ovvero composte da più parole.
Ecco, le query che hai ora nella tua lista ti dicono quali sono gli argomenti di cui dovrai scrivere negli articoli del tuo blog per intercettare l’interesse del tuo pubblico.
Ma, se le analizzi un po’ più nel dettaglio, sono in grado di darti informazioni importanti anche sul tipo di contenuti che devi realizzare e sul come trattare ciascun argomento.
Considera che ogni query nasce da un bisogno reale e viene sottoposta al Motore di ricerca per un motivo. Questo motivo viene definito intento di ricerca e, semplificando, può rientrare in una di queste categorie:
- Ricerche navigazionali: l’utente conosce già il sito o il prodotto, deve solo raggiungerlo.
- Ricerche informazionali: l’utente vuole documentarsi a proposito di un dato argomento.
- Ricerche transazionali: l’utente è disposto ad agire, per esempio a registrarsi, fare un download o acquistare.
Comprendendo l’intento di ricerca sotteso da una query, dunque, potrai trovare il modo migliore per soddisfarlo generando, di volta in volta, il tipo di contenuto più adeguato.
Nel tempo, questo tipo di lavoro ti permetterà di sviluppare un calendario editoriale capace, non solo di garantire una corretta frequenza di pubblicazione, ma anche il raggiungimento degli obiettivi di traffico che ti sei posto.
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