Con wiMAN il Wi-Fi è social 1

Con wiMAN il Wi-Fi è social

Massimo Ciuffreda e Michele di Mauro, con wiMAN vogliono realizzare un sogno: colmare il digital divide che separa la loro terra d’origine (ma non solo) dalle potenzialità e dalle opportunità che solo l’accesso a Internet può creare. Partendo da Mattinata, il paese del Gargano dove sono nati e cresciuti, volevano creare una rete di hotspot per amplificare la connettività di tutta la regione. L’infrastruttura però sarebbe costata sul milione di euro e da lì hanno drizzato le antenne (proprio come quelle del loro router) non per costruire un nuovo sistema ma per appoggiarsi ai nodi di quello già esistente. Con l’aiuto di Facebook.
WIMAN
Come nasce wiMAN e a chi si rivolge?

“Nasce per rendere facile l’esperienza del wifi e aiutare chiunque voglia condividere la propria connettività, dai locali pubblici agli studi professionali. Chiunque ospita clienti in pratica è un nostro potenziale cliente”.

Come funziona esattamente il servizio?

“Inviamo un router autoinstallante che, una volta collegato alla propria linea Adsl, la trasforma in Hotspot generando due reti Wi-Fi: una privata (per uso interno e protetta con chiave wpa2) e una pubblica (wiMAN@nomedelluogo). La novità è la forma di autenticazione: non più attraverso tortuosi moduli da riempire ma identificandosi attraverso i social network. A questo punto ai clienti per navigare basta un click, o meglio un connect… quello di Facebook”.

E se non ho un profilo Facebook?

“Nessun problema, l’identificazione passa anche attraverso altri social, come se fossero i nostri documenti. Spesso poco importa se forniamo carta di identità, passaporto o patente, giusto? Supportiamo già Twitter e Foursquare, con l’obiettivo di includere presto anche Linkedin e Google+”.

Come ve la cavate però in termini di garanzia della privacy?

“Oltre alla sicurezza dei server, per i quali abbiamo rispettato le normative in vigore, c’è un filtro anche sulle informazioni a cui il gestore può accedere. Sono infatti visibili solo il nome e cognome puntato del cliente. Tutte le verifiche sono state svolte, e le certificazioni ottenute, prima del primo utente connesso a un nostro impianto”.

Come pensate di sostenervi e guadagnare?

“Non vendendo hardware, che per noi è solo un mezzo, ma con iniziative di marketing. Quando ci si connette alla rete pubblica, l’utente può facoltativamente condividere con un post il nome del luogo in cui si trova (con un link incorporato alla pagina ufficiale del locale). Ogni gestore ha inoltre un pannello di controllo che fornisce dati statistici (non sensibili) sul target dei clienti. Pensiamo infine di sviluppare pacchetti di newsletter per ricontattare i clienti o forme di profilatura pubblicitaria mirata”.

Vi lasciamo con il link del sito dove potete acquistare il router a soli 79

http://www.wiman.me/it/

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