Metaverso & turismo: quale relazione e cosa fare? 1

Metaverso & turismo: quale relazione e cosa fare?

Metaverso & turismo: quale relazione e cosa fare? 2

Si è chiuso il 2022 da numeri incredibili per il Turismo. Gran parte delle perdite registrate dagli operatori economici sono state mitigate da una stagione turistica estiva che ha saputo concentrare, anche grazie alle condizioni meteo favorevoli, arrivi e presenze record. Ovviamente non vogliamo dimenticare l’incertezza futura derivante dall’aumento dell’inflazione e dai costi della guerra ma la fiducia del settore è abbastanza positiva.

Purtroppo a complicare l’analisi predittiva dei flussi turistici quest’anno ci sarà una componente nascosta di cui si potrebbe riuscire, solo a fine 2023, a conoscerne la vera entità: quanto del flusso turistico del 2022 è stato dettato dal cosiddetto “effetto rimbalzo”, ovvero quella parte di persone che ha deciso di andare in vacanza “sfogando” quel senso di oppressione e di costrizione derivante dal biennio di pandemia.

In questo contesto si affaccia una nuova opportunità: il Metaverso.

Sia ben chiaro fin da subito: il Metaverso è ancora acerbo, non sarà la panacea di tutti i mali e soprattutto non sarà e non dovrà essere in competizione con il mondo fisico… Quindi nessuno pensi a futuri distopici dove si viaggerà solo in mondi virtuali con l’uso di visori o altre tecnologie alla Matrix!

Ma a questo punto che cos’è questo Metaverso?

Sgombriamo il campo da alcuni fraintendimenti: prima di tutto non esiste solo UN Metaverso (principalmente ci sovviene alla mente la piattaforma di Facebook), ma ne esistono tanti. Chi frequenta più metaversi è costretto a ricostruire la propria identità digitale che chiamiamo, per semplicità, avatar. Solo questo dato ci dice che è necessario dedicare tanto tempo per ogni metaverso…ma l’operatore turistico ha altre priorità: creazione di esperienze e, non ultimo, fatturare!

In più il Metaverso è ancora una tecnologia in via di sviluppo e dovrà saper integrare altre tecnologie: ad esempio gli NFT (Non fungible token).

Ma allora come dobbiamo affrontare questo Metaverso di cui si è parlato ampiamente anche alla BTO (Be Travel On Life) per ben due giorni interi?

il Metaverso, per il turismo, può essere una grande opportunità poiché permette di vivere alcuni punti dell’esperienza turistica in anticipo, facciamo un esempio: conoscere il tipo di accoglienza che mi riserva l’albergo, visionare la camera prima di arrivare in destinazione.

Quindi, se vi state chiedendo se sia ora di realizzare il vostro albergo nel Metaverso (o più precisamente nei Metaversi), fermi tutti, non fatelo! È un costo in termini di tempo/risultato che al momento si possono permettere solo grandi gruppi alberghieri o grandi piattaforme come è il caso di Booking.com

Una strategia, invece, da perseguire è stata proposta in BTO da diversi relatori tra cui Simone Puorto. Iniziamo ad aprire un wallet digitale (o smart wallet) ovvero uno strumento software/hardware progettato per contenere risorse digitali come gli NFT o le criptovalute e subito dopo compriamo un criptodominio il cui costo oggi non supera i 15 euro.

Perché queste due attività sono importanti e sono il primo passo?

Perché, come anticipato, il Metaverso è in continuo mutamento, ma attivando il wallet ed un criptodominio abbiamo l’opportunità di comprare spazi pubblicitari nel metaverso utilizzando monete elettroniche come Ethereum, e soprattutto preserviamo la nostra identità digitale. I Criptodomini, potremmo esemplificarli come i classici domini che acquistiamo per i siti web con estensioni particolari (ad esempio .eth) sono univoci e si possono utilizzare nella nuova versione del web, il cosiddetto web 3.

Su quest’ultimo punto è bene porre molta attenzione poiché, come detto i costi sono irrisori, ma nel caso in cui il nostro criptodominio afferente, ad esempio, alla nostra struttura sia stato comprato da qualcun altro saremo costretti a fare una vera e propria trattativa con chi l’ha comprato e questo porterebbe sicuramente ad un aumento del costo del criptodominio, che può arrivare a cifre davvero importanti come è il caso di un albergo che ha dovuto sborsare fino a 10 mila euro per poter avere il criptodominio ritenuto più funzionale per la sua struttura!

Concludiamo questo primo appuntamento sul Metaverso segnalando che a secondo del “Mondo virtuale” con cui ci stiamo interfacciando ci sono già delle opportunità interessanti come il commercio elettronico nel metaverso, lo possiamo esemplificare paragonandolo alle piattaforme di videogioco dove è possibile acquistare beni anche fisici afferenti al mondo virtuale che si sta “vivendo”.

Altra interessante attività è l’advertising, avete capito bene: la vecchia e cara pubblicità, in particolare se essa permette il passaggio dal digitale al mondo fisico e ci sono già dei primi timidi esempi.

Infine, ricordate che si possono raccogliere dai 2 ai 20 milioni di dati in soli 20 minuti di esperienza in questi mondi virtuali, a seconda dell’accuratezza del visore che si indossa… E si sta già pensando a come eliminare questa barriera fisica!

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