Social sharing: cosa ci spinge alla condivisione? 1

Social sharing: cosa ci spinge alla condivisione?

Vedere i propri contenuti condivisi è una soddisfazione per gli utenti privati. Per le aziende rappresenta un obiettivo al fine di raggiungere nuovi possibili clienti. L’uso del Social sharing può essere un fattore decisivo nella tua strategia online tramite blog o canali social.

Cos’è il Social sharing?

Il Social sharing è un fenomeno in cui tutti noi in un modo o nell’altro ci ritroviamo a farne parte. Nel web di oggi siamo continuamente coinvolti nella fruizione e condivisione di contenuti multimediali, in particolar modo nelle piattaforme social. Il Social sharing è un fenomeno sociale che ingloba qualsiasi tipo di contenuto realizzato da soggetti privati o dalle aziende. Quando troviamo nel nostro feed un contenuto che pensiamo possa interessare anche ai nostri amici, premiamo il pulsante Condividi su Facebook. I contenuti di qualità che spingono la condivisione sono la base del Social sharing, nonché l’obiettivo di strategie di Content Marketing di molte aziende che intendono ottenere maggiore visibilità e ampliare la propria community.

I vantaggi del Social sharing per le aziende

Certo, puoi pubblicare i tuoi contenuti nel tuo blog aziendale e giocare di SEO, ma solo chi visita il tuo sito vedrà i contenuti, perlopiù solo quelli che stava cercando. I social network grazie al Social sharing offrono alla tua azienda canali supplementari potentissimi. I vantaggi offerti dal Social sharing comprendono in particolare tre aspetti

Maggiore copertura

Pubblicando i tuoi contenuti su diverse piattaforme otterrai automaticamente una maggiore copertura. Se inserisci i tuoi contenuti nel canale specifico al tuo target, troverai molti più utenti interessati. Se l’utente apprezza il contenuto, tramite le piattaforme social sarà molto più semplice condividerlo con i suoi amici che a loro volta potrebbero ricondividere. Ecco che così hai raggiunto molti utenti!

Incentivo nel ranking

Nonostante i cosiddetti social sign non siano un fattore di ranking diretto, come ha confermato lo stesso Google, essi rafforzano in modo significativo l’autorità del sito e del brand apportando quindi un vantaggio indiretto alla SEO. A questo proposito pensa all’indicizzazione dei tuoi profili social. Hai provato a cercare il nome della tua azienda su Google? I tuoi profili social spuntano tra i primi risultati?

Aumento del traffico

Se la condivisione apporta una maggiore copertura, conseguentemente aumenta anche il traffico verso il sito. Se condividi il tuo articolo in un tweet, ad esempio, gli utenti cliccheranno su di esso per leggerlo e verranno reindirizzati sul tuo sito. Se qualcuno fa pin sulla tua foto su Pinterest, viene visualizzato il tuo sito come fonte. Anche su piattaforme come YouTube hai modo di indirizzare traffico sul tuo sito inserendo la tua homepage nella descrizione.

Raggiungere il tuo target

Attraverso i social network è molto più facile raggiungere il tuo pubblico di destinazione, ovvero utenti potenzialmente interessati al tuo contenuto. Il punto di partenza naturalmente è chiedersi chi sono i tuoi utenti e dove trovarli. I social offrono formidabili strumenti di segmentazione del target per la sponsorizzazione dei contenuti con variabili come età, sesso, localizzazione, interessi e molto altro. Spendere qualche euro in pubblicità mirate sui social può rivelarsi molto proficuo.

Sei motivi che spingono alla condivisione

Se hai creato e pubblicato un contenuto il tuo desiderio è che venga condiviso dagli utenti. Secondo Jonah Berger, professore di marketing presso la Wharton School dell’Università di Pennsylvania, esistono sei caratteristiche che descriverebbero i motivi per cui un contenuto piace agli utenti e viene così condiviso. Berger riassume queste caratteristiche con l’acronimo STEPPS da Social Currency, Trigger, Ease of Emotion, Public, Practical value e Stories. Naturalmente alla base di questo studio c’è un’analisi dei processi cognitivi della
mente umana. Con questi sei motivi lo studioso vuole provare a risponde alle seguenti domande: cosa passa nella testa di un utente che condivide un contenuto? Cosa lo motiva a diffondere il messaggio del contenuto ai suoi amici/follower? Le spiegazioni sono da trovare nelle STEPPS.

Valore sociale

Una buona parte degli utenti è spinto a condividere un contenuto perché tramite esso vuole soddisfare un proprio bisogno di riconoscimento. In un certo modo tramite il contenuto vuole promuovere la propria reputazione sociale. Condividendo informazioni particolari, consigli utili o contenuti divertenti gli utenti desiderano dare una buona immagine di sé alla propria cerchia social.

Trigger

Un certo trigger scatta quando la condivisione innesca la sensazione di appartenenza a una certa comunità/cerchia di persone. Campagne con contenuti creativi o le notizie correnti innescano trigger, una causa scatenante che prova la condivisione. Gli utenti vogliono sentirsi parte di un qualcosa, partecipare e diffondere il messaggio del contenuto.

Emozioni

La probabilità che un contenuto venga condiviso è molto più alta quando fa coinvolge su un piano emozionale, ovvero quando “smuove” in qualche modo il cuore degli utenti. La condivisone di emozioni positive sono spesso associate a una sorta di regalo che facciamo al nostro seguito sui social. Naturalmente, non sono solo queste le uniche emozioni che spingono alla condivisione. I contenuti che spingono alla riflessione, all’indignazione o che rendono tristi sono spesso utilizzati come incentivo per aiutare, informare e comunicare che ciò è quello che non dovrebbe succedere.

Partecipazione

L’uomo è un essere sociale e ama essere coinvolto. “L’importante è partecipare” si dice in ambito sportivo e questo vale in qualche modo anche nella sfera social. Se un utente visualizza nel suo feed un contenuto con molti like e commenti, ciò fa scattare nella sua mente un segnale che lo porta a interessarsi al contenuto. Se vediamo molti utenti interagire con un contenuto, siamo spinti a imitare e quindi partecipare alla discussione, condividere o meno un’opinione o contribuire con la nostra idea.

Valore pratico

Molti utenti usano Internet per trovare risposte alle loro domande. I contenuti che forniscono un aiuto, informazioni o l’opinione di un esperto si rivelano estremamente utili e interessanti per gli utenti. Esattamente questo è il meccanismo che scatta nella mente degli utenti che incoraggiano la condivisione: se il contenuto mi ha aiutato, sicuramente potrà essere d’aiuto ad altri. Ecco qui spiegata l’importanza di contenuti che apportino un valore aggiunto all’utente.

Storie

Le storie vengono tramandate da generazione in generazione, vengono ripetute e tramandate nel tempo, dai nonni, ai genitori, ai figli/nipoti. Lo stesso meccanismo può essere applicato nei contenuti sui canali social. Utilizzare quello che oggi chiamiamo storytelling è un ottimo modo per parlare al tuo pubblico e sperare che loro la “raccontino” ad altri utenti. Non importa come si modella la storia, l’importante che è sia autentica,
coinvolgente e interessante.

Se desideri che i tuoi contenuti sui canali social vengano condivisi, non devi solo pensare alla creazione di una strategia digitale, ma devi essere in grado di entrare in empatia con il tuo pubblico. Se comprendi fino in fondo cosa cerca il tuo pubblico e riesci a fare leva sui motivi che spingono alla condivisione, i tuoi contenuti gireranno nel web portando traffico al tuo sito e otterrai così potenziali nuovi clienti.

Simone Catania, redattore news.srl

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